Nel cuore di un Medio Oriente tumultuoso, segnato da conflitti e instabilità, emerge una voce forte e determinata: quella del popolo libanese. In questo scenario complesso, l’Italia si erge come un faro di speranza, confermando il suo impegno non solo come forza militare, ma anche come partner umanitario. La missione italiana con la ONLUS “Vivere per Amare – Live to Love” rappresenta un esempio tangibile di questo impegno, rispondendo all’urgente richiesta di aiuto, attraverso la raccolta e spedizione di materiale sanitario e alimentare a Beirut.
Dal punto di vista operativo, la missione ha visto il coordinamento tra il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) con il Generale Figliuolo e la NATO UNIFIL, mediante i civili in loco. Nel contesto del giornalismo embedded, il Vice Presidente della Onlus Mariano Barbi e il Responsabile della Comunicazione Esterna Lorenzo Palma sono stati fondamentali nella gestione delle attività a mezzo stampa, coinvolgendo giornalisti assegnati alle unità militari in conflitti armati. Questa operazione ha previsto l’invio di due container da 40 piedi dal porto di Napoli a Beirut, collaborando con un’azienda di autotrasporti per alleviare la difficile situazione derivante dalla guerra e dal recente terremoto.
L’operazione “Let’s Help Tiro 2024” ha risposto a una richiesta di aiuto da parte del Cimic in Libano tramite UNIFIL.
La MSC Cargo, attraverso la sua Foundation ha preso l’incarico del trasporto di due container contenenti materiale sanitario ospedaliero e beni di prima necessità, con il supporto logistico del Corpo Militare dell’Ordine di Malta. Il Porto di Imbarco è stato Napoli, mentre il Porto di Sbarco è stato Beirut. Questo trasferimento di materiale necessario ha contribuito a fornire assistenza alle comunità colpite, portando un po’ di sollievo in un contesto di grande difficoltà.
Nel dettaglio, il primo container conteneva:
Il secondo container era carico di alimenti e altri beni essenziali:
Inoltre, erano inclusi:
Questa operazione ha rappresentato un intervento fondamentale per fornire supporto e assistenza umanitaria alle comunità libanesi in difficoltà, dimostrando ancora una volta l’impegno e la dedizione dell’Italia nel promuovere la sicurezza, la stabilità e il benessere nella regione. Un ulteriore segno dell’impegno italiano è stato il conferimento della cittadinanza onoraria di Tiro alla Onlus.
Questa missione si è svolta durante la guerra al confine con la Blue Line del sud del Libano, vicino alla striscia di Gaza. La concessione di questo riconoscimento testimonia l’impegno e la dedizione nel fornire aiuto umanitario in contesti di conflitto, contribuendo a portare sollievo e speranza alle comunità colpite dalla violenza e dalla crisi.
L’Italia, attraverso queste missioni umanitarie, ha dimostrato di essere più di una semplice presenza militare: è un alleato fidato che si preoccupa del benessere e della prosperità del popolo libanese. Il legame che si è formato nel corso degli anni tra l’Italia e il Libano è profondo e significativo. Gli italiani non sono solo soldati in uniforme, ma anche mediatori, educatori e portatori di speranza. Guardando oltre l’orizzonte incerto del Libano, possiamo vedere chiaramente il motivo per cui i libanesi desiderano che l’Italia resti:
“perché insieme possiamo costruire un futuro migliore, un futuro in cui la speranza trionfa sulla paura e l’amicizia supera la divisione”.
L’Italia continua a giocare un ruolo fondamentale nel promuovere la sicurezza, la stabilità e la prosperità nel Libano e nella regione nel suo complesso. La sua presenza, non solo come forza militare, ma anche come partner umanitario e di sviluppo, è stata accolta con gratitudine e speranza dai libanesi, che guardano all’Italia come a un faro di speranza nel mezzo delle sfide che affrontano quotidianamente.