Oggi, 26 settembre 2024, l’Aviazione israeliana (IAF) ha condotto un attacco mirato nel quartiere di Dahiye, roccaforte di Hezbollah a Beirut, eliminando Muhammad Hussein Sorour, noto come “Abu Saleh”, Comandante dell’unitĂ di difesa aerea e droni del Movimento sciita libanese.
L’attacco, che ha causato due morti e 15 feriti, colpisce duramente le capacitĂ operative di Hezbollah, giĂ decapitate dopo lâuccisione di Fuad Shukr, alias âAl Hajj Mosheinâ, considerato uno dei piĂš fidati consiglieri del Segretario di Hezbollah, Hassan Nasrallah, quella di Ibrahim Aqeel, detto âTahseenâ, Comandante dellâunitĂ dâĂŠlite di Hezbollah “Radwan”) e quella di Ali Karaki, Comandante del Settore Meridionale del Movimento sciita, avvenute rispettivamente il 30 luglio, il 20 settembre e il 23 settembre.
Lâepisodio si inserisce nel contesto dellâescalation nelle tensioni tra Israele ed Hezbollah, con continui attacchi e rappresaglie tra le parti. Negli ultimi giorni, le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno infatti intensificato i bombardamenti in Libano, colpendo obiettivi strategici sia a sud del fiume Litani che nella Valle della Bekaa, mentre Hezbollah ha risposto lanciando razzi contro obiettivi in Alta Galilea e altre localitĂ del nord di Israele.
Sul piano diplomatico, sebbene il Primo Ministro libanese, Najib Mikati, nellâambito di una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite svoltasi il 25 settembre, ha accusato Israele di violare la sovranitĂ del Libano, avvertendo del rischio di una potenziale guerra regionale, il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato da New York che la guerra a Hezbollah continuerĂ âfino a quando non saranno raggiunti tutti gli obiettiviâ. Contestualmente, la comunitĂ internazionale invoca un cessate il fuoco per prevenire una guerra regionale.