Libia, mistero sul presunto attentato ai danni del premier Fayez al-Sarraj

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Vi sono notizie contrastanti su un presunto attentato contro il capo del Consiglio presidenziale in Libia, Fayez al-Sarraj, avvenuto la sera dell’11 marzo, subito dopo il suo arrivo nell’aeroporto di Mitiga, a Tripoli, di ritorno da una visita ufficiale in Qatar. Secondo le fonti citate dalla stampa libica, una fonte responsabile dell’aeroporto, controllato dalla forza islamista “Rada” (letteralmente “Deterrenza”), ha riferito che alcuni spari hanno raggiunto la scorta di Al-Sarraj subito dopo il suo arrivo nell’aeroporto, nei pressi dell’accesso che il corteo presidenziale aveva appena lasciato, confermando che non vi sono state vittime né feriti.

Anche il quotidiano libico Al-Marsad ha riferito, citando una fonte responsabile dell’aeroporto che ha preferito mantenere l’anonimato, che “l’attentato sarebbe avvenuto nei pressi dell’accesso n° 9, vicino alla sala VIP, mentre Al-Sarraj e i membri della scorta, a bordo di un veicolo blindato, lasciavano l’aeroporto”. Secondo questa fonte, le autorità aeroportuali di Mitiga starebbero indagando su questo attentato, che è stato però smentito in toto dal portavoce personale di Al-Sarraj, Muhammad al-Salak.

Poche ore prima rispetto alle dichiarazioni di Al-Salak, anche una fonte vicina al capo del governo di accordo nazionale aveva smentito a Bawabat al-Wasat le notizie del tentato omicidio ai danni di Al-Sarraj nell’aeroporto di Mitiga. La fonte ha infatti affermato che “Al-Sarraj ha lasciato l’aeroporto la sera dell’11 marzo senza che si sia verificato alcun incidente di sorta”, aggiungendo però che “la sparatoria è avvenuta vicino all’aeroporto, non al suo interno”.

Questo presunto incidente si inserisce in un clima di crescenti tensioni che da diversi giorni interessa la capitale libica, a seguito della possibile avanzata delle forze del Maresciallo Khalifa Haftar a Tripoli, dove, lo scorso 8 marzo, diversi islamisti hanno indetto una manifestazione in cui hanno condannato l’ONU e la sua missione in Libia, accusate di “infedeltà”, oltre al comandante generale dell’LNA, Khalifa Haftar, e al capo del Consiglio presidenziale, Fayez al-Sarraj.


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